Quante proteine assumere al giorno ?

Le proteine rappresentano uno dei nutrienti fondamentali per il corpo umano che grazie ad esse è in grado di garantire il mantenimento di ossa, muscoli, capelli e pelle. Una sua carenza all’interno della nostra dieta giornaliera può causare, infatti, seri problemi per l’organismo. Il primo, evidente, risultato di una dieta carente di proteine è senza dubbio il catabolismo muscolare. In buona sostanza, un organismo non correttamente alimentato con la giusta dose giornaliera di proteine, si troverà di fronte alla necessità di sacrificare altri preziosi nutrienti impedendo la crescita ed il corretto funzionamento dei muscoli.

Sulla giusta quantità di proteine da assumere al giorno, la comunità scientifica e quella legata al mondo del fitness sono in eterna lotta. Se, infatti, secondo i medici è possibile vivere bene con un apporto giornaliero di proteine pari ad un massimo di 0,9 grammi per ogni chilogrammo di peso corporeo del soggetto (vale a dire, facendo un esempio, poco meno di 59 grammi di proteine al giorno per una persona che pesa circa 65 kg), per chi pratica attività sportiva, e soprattutto per i body builder il cui scopo primario è quello di accrescere la massa muscolare, queste quantità sono decisamente impensabili e, anzi, portatrici di seri scompensi nel corso del tempo, sia che si pratichi attività sportiva, sia che la persona in questione abbia uno stile di vita prettamente sedentario.

Lungi dal volere entrare nel merito di un dibattito decisamente contorto, ciò che conta per ognuno di noi è sapere di quante proteine al giorno il proprio corpo ha realmente bisogno per vivere al meglio.

Per cercare di rispondere correttamente a questa domanda, evitando quindi gli estremismi che spesso, in un senso o nell’altro, possono causare problemi di salute anche gravi, è necessario sfatare alcuni miti spesso ricorrenti quando parliamo della giusta assunzione di proteine ogni giorno.

Per molto tempo, per screditare le diete troppo ricche di proteine o i body builder più “estremisti” che parlavano addirittura di 5-6 grammi di proteine al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo, è circolata la voce che troppe proteine affaticassero i reni a tal punto da comprometterne il funzionamento. In realtà al momento non è stata messa in luce da nessuno studio la correlazione diretta tra assunzione di dosi massicce di proteine e patologie renali. L’unico nesso tra le due cose è ravvisabile nei soggetti già affetti da malattie nefrologiche per i quali l’assunzione di un quantitativo troppo alto di proteine potrebbe determinare un peggioramento delle condizioni di salute già presenti.

Altra credenza sbagliata quando parliamo di quante proteine al giorno dovrebbero essere presenti nella nostra dieta riguarda la differenza tra atleti e persone sedentarie che, a detta di molti, non esisterebbe quando programmiamo l’assunzione proteica giornaliera. La realtà è ben diversa: un soggetto allenato, con una massa magra maggiore di un soggetto sedentario e con obiettivi di crescita muscolare particolari, non avrà la stessa necessità proteica di una persona poco o per nulla sportiva con una massa magra inferiore a parità di peso corporeo.

In questo modo viene a cadere anche un’altra idea sbagliata secondo la quale ogni soggetto non sarebbe in grado di assimilare più di 30 grammi di proteine da ciascun pasto principale. Alla luce della precedente affermazione è infatti impensabile credere che l’assimilazione dei nutrienti, ed in questo caso delle proteine, possa essere uguale o anche solo simile in soggetti con stili di vita ed obiettivi di allenamento tanto differenti.

Ma, al di là delle quantità descritte, quali sono le proteine da assumere? Quelle vegetali (derivanti cioè da frutta e verdura) sono per loro natura incomplete perché senza amminoacidi essenziali presenti invece nelle sole proteine derivanti da prodotti come pesce, carne e latticini. La presenza di amminoacidi essenziali è fondamentale per completare il lavoro delle proteine ed ottimizzare la loro assunzione poiché si tratta di elementi che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente.