Droga test sul lavoro: a sorpresa o programmati?

Alcune categorie di lavoratori sono tenute a sottoporsi a test antidroga, che vengono chiamati anche drug test o test per le droghe. Si tratta di pratiche che fanno parte del processo di Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori che serve a verificare l’idoneità a una determinata mansione che potrebbe comportare rischi per terzi. Tra le pratiche di verifica dell’idoneità, c’è anche il bisogno di accertarsi che il lavoratore non assumi droghe, anche sporadicamente. I droga test possono essere effettuati anche in più momenti della vita lavorativa. Ci sono i test da fare prima dell’affidamento del lavoro, i test di accertamento periodico (generalmente con cadenza annuale), test di accertamento in caso di dubbio (in caso di segnalazioni o prove che possano far sospettare un’assunzione di droghe) e test di accertamento dopo un incidente. In caso di positività dopo un test, ci sarà un periodo di monitoraggio cautelativo e un test di accertamento per riprendere a lavorare dopo un periodo in cui non si è stati ritenuti idonei. Quello che si chiedono molto spesso i lavoratori è, i test antidroga sul lavoro possono essere a sorpresa? Lo vedremo meglio nei prossimi paragrafi.

I test antidroga si fanno a sorpresa?

Come accennato già nel paragrafo precedente, i test antidroga sul lavoro generalmente hanno cadenza annuale, quindi non si può parlare di veri e propri “test a sorpresa”. Il lavoratore sa che, durante l’anno, sarà sottoposto a test di monitoraggio. Tuttavia, quello che non viene comunicato ai lavoratori, è la data precisa prevista dell’esame. Dal momento che questo potrebbe influenzare e falsificare la veridicità del test. Ci sono alcuni casi particolari in cui il lavoratore va però avvisato prima (massimo 24 ore prima). Ad esempio, quando il lavoratore non è mai in sede. I droga test medicina del lavoro sono a carico del datore di lavoro e vengono svolti durante l’orario del proprio turno. Il datore di lavoro comunica al medico competente la lista dei nominativi dei dipendenti che devono sottoporsi all’esame. Di conseguenza, il lavoratore non può rifiutare di sottoporsi a tale test. In caso di mancata partecipazione, l’assenza va opportunamente giustificata e documentata. Conseguentemente, il test sarà ripetuto entro 10 giorni. Il rifiuto ingiustificato, invece, può essere sanzionato penalmente e sospeso in via cautelare dal lavoro.

Droga test: quali sostanze si cercano e come si fanno

I test per le droghe sul lavoro vengono effettuati per cercare generalmente questo genere di sostanze: cannabis (THC), oppiacei, eroina, cocaina, anfetamine, metanfetamine, ecstasy (MDMA, MDA, MDEA, MBDB), morfina, codeina e steroidi. Generalmente gli esami si effettuano attraverso un campione di urina. In alcuni casi, può essere richiesto un campione di saliva. In base all’età, al peso, al sesso del soggetto e alla frequenza di assunzione di sostanze, varia il tempo in cui queste permangono nelle urine. Possiamo però fare una media. Si va da 2 a 4/5 giorni per sostanze come l’MDMA, la cocaina e le metanfetamine, fino ai 15-30 giorni del THC (cannabis, marijuana). I barbiturici e le benzodiazepine, invece, possono restare nelle urine anche fino a una settimana.