La forfora è una patologia abbastanza comune che interessa il cuoio capelluto, si può manifestare a qualunque età sia nelle donne che negli uomini, i sintomi più fastidiosi sono il prurito alla cute, accompagnato dalla formazione di squame biancastre, che cadono in particolare quando ci si pettina.
Vi sono due diversi tipi di forfora quella secca e quella grassa, la prima quando la cute è poco idratata e si manifesta senza prurito o irritazione.
La seconda è più seria ha una copiosa produzione di squame, da molto prurito, spesso compare la dermatite seborroica, che può causare anche la caduta dei capelli, in ambedue i casi è un disagio quotidiano che si manifesta al solo muovere della testa e che produce un notevole disagio.
La perdita di piccoli frammenti di pelle è del tutto fisiologico, è dovuto al ricambio più superficiale dell’epidermide, a volte causata solamente dall’uso di alcuni shampoo troppo aggressivi o trattamenti igienici poco corretti.
Al contrario per la forfora del tipo patologico, causata da uno squilibrio biologico, il primo passo è quello di individuare le possibili cause, ciò è possibile stabilendo la tipologia di forfora, sottoponendosi ad un esame del capello, per scegliere il trattamento che meglio si adatta al problema.
Si possono comunque usare delle accortezze per favorirne la scomparsa, per evita un accumulo di sebo è consigliabile un’accurata igiene del cuoio capelluto, vale a dire lavare spesso i capelli, ma non ogni giorno per non peggiorare il problema, con uno shampoo anti forfora, usato con misura, che non va ad eliminarla del tutto, ma in molti casi aiuta.
Evitare l’uso smodato di cosmetici, come gel o lacche, che potrebbero infiammare il cuoio capelluto e renderlo più soggetto a prurito, infine adottare delle sane abitudini alimentari, preferendo i prodotti ricchi di antiossidanti e vitamine, presenti nella frutta e nelle verdure fresche e di stagione, nel pesce e nella carne.